OLIO DI COCCO

L’olio di cocco è un grasso vegetale estratto dal frutto della Palma da cocco (Cocos nucifera). Questa pianta, dall’origine controversa ma probabilmente attribuibile al Sud- Est Asiatico (India-Filippine), è ad oggi molto diffusa e coltivata anche in Sud America, in Indonesia e, in generale, dove il clima è tipicamente tropicale. Alta fino a 30 metri e caratterizzata da foglie lunghe e paripennate, ci offre la noce di cocco, il suo frutto. La noce di cocco è costituita da 3 strati:

-        endocarpo ovvero il guscio esterno, duro e legnoso che presenta i caratteristici tre “occhi”;

-        mesocarpo, involucro fibroso strettamente unito all’endocarpo;

-        esocarpo liscio e sottile, dal colore rosso- brunastro.

La polpa della noce di cocco, ovvero la parte edibile, rappresenta il seme di questo frutto. Bianca, morbida, dallo spessore compreso tra 1-3 cm, è ricca di lipidi e carboidrati e forma una cavità che contiene l’acqua di cocco.

L’olio di cocco è stato per anni demonizzato, ma dopo numerose ricerche scientifiche, oggi, è considerato un superfood. Viene estratto dalla copra (polpa essiccata), generalmente, per spremitura a freddo effettuata al fine di scindere la parte solida e liquida da quella lipidica. Dal punto di vista organolettico, l’olio di cocco è composto prevalentemente da tre acidi grassi a catena media, che forniscono energia prontamente disponibile:

-        Acido laurico e acido caprico: antimicrobici, utilizzati anche per la produzione di saponi e cosmetici;

-        Acido caprilico: potente antifungino.

Rispetto agli altri oli vegetali, quello di cocco presenta una minore concentrazione di acidi grassi insaturi per cui è un prodotto caratterizzato da stabilità all’ossidazione e all’irrancidimento. È inoltre ricco in minerali quali potassio, magnesio, fosforo, ferro, sodio e calcio.

Sul mercato, si presenta perlopiù sotto forma di panetti bianchi che vengono poi sciolti. Il punto di fusione si aggira intorno ai 24-26°C.

Per le sue caratteristiche chimiche è considerato un naturale antinfiammatorio e antimicrobico, inoltre facilita l’assorbimento delle vitamine e migliora la microflora batterica intestinale.

L’olio di cocco viene ampiamente utilizzato anche nella cosmesi.

Per quanto riguarda l’alimentazione umana, la noce di cocco viene utilizzata in tutte le sue parti. Infatti l’olio viene impiegato per la cottura, il latte e l’acqua di cocco come bevande e la polpa come ingrediente per ricette sia dolci che salate.

Questo versatile frutto trova impiego anche nell’alimentazione degli animali da reddito prevalentemente sotto forma di farina di cocco e di panello di cocco. Quest’ultimo ha un contenuto in proteine non altissimo (20% circa), ma tende a migliorare la qualità del grasso nel latte.