BY PRODUCT NELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA: IL SIERO

Nell’ottica dell’applicazione dell’economia circolare e, nello specifico, per l’approccio del “cradle to cradle” ci troviamo ogni giorno a contatto, nel comparto agrozootecnico e alimentare, con quelli che sono definiti “nutrienti biologici” ovvero i sottoprodotti alimentari (by product).

Un by product è ciò che resta dalla lavorazione di materie prime e che, proprio per quanto detto, può divenire un input per un nuovo processo di trasformazione. Quindi, per l’economia circolare, ciò che è sottoprodotto può essere valorizzato e convertito in materia prima per la creazione, ad esempio, di food o feed.

La filiera lattiero-casearia ci offre uno dei più importanti sottoprodotti in generale e, in particolare, quello più abbondante e importante sia in Italia che nel Sud Europa: il siero di latte. La quantità di siero prodotta in Europa è, ovviamente, giustificata dalla forte tradizione gastronomica e casearia dei suoi paesi membri.

Il siero è la frazione liquida restante dai processi di cagliatura e filtrazione del latte durante la produzione di formaggi. È composto da una elevata percentuale di acqua (oltre il 90%), da sieroproteine come l’albumina e la globulina (0.60% circa), da lattosio (5%), grassi (0.05%), acido lattico e microelementi quali calcio, fosforo, potassio, sodio.

Da sempre il siero viene impiegato come feed, ad esempio, per l’alimentazione di specie zootecniche come suini laddove siano geograficamente vicini allevamenti e impianti di trasformazione casearia.

Negli ultimi anni sta crescendo molto anche la sua domanda per industrie quelle come alimentare, quella farmaceutica e quella cosmetica. Infatti, oltre a divenire materia prima per la produzione di ricotta, il siero è molto richiesto dall’industria dolciaria per il suo lattosio, inoltre ha potere antiossidante e quindi è richiesto anche dalle case farmaceutiche e da quelle cosmetiche.

Inoltre, il siero può essere impiegato come biomassa per i biogas per la produzione di energia o di biocarburanti.

Tuttavia, una parte del siero è ancora destinata a smaltimento. Lo smaltimento del siero è normato, in Italia, dal Dlgs 152/2006 che si occupa proprio delle acqua reflue casearie. A tal proposito, il siero deve essere necessariamente sottoposto a trattamento di depurazione per essere assimilabile a rifiuto domestico e quindi smaltito.

Per rispondere alla necessità sempre più forte di applicazione dell’economia circolare e per il costante e crescente aumento demografico che interessa e interesserà il nostro pianeta, è di fondamentale importante iniziare a incentivare il riutilizzo del siero e a valorizzarne il suo grande valore.

Articolo di: Marica Raimondo