THI E CAMBIAMENTO CLIMATICO: EFFETTI SULLA BOVINA DA LATTE E SULLA BUFALA MEDITERRANEA

Il THI, ovvero l’indice temperatura-umidità, serve a valutare l’effetto combinato di temperatura e umidità sugli animali da latte ed è fondamentale per lo studio e la valutazione dello stress da caldo.

Lo stress da caldo è un fenomeno che si ripercuote sul comportamento, sulla fisiologia e sulle produzioni della vacca da latte sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo ed è studiato per questa specie zootecnica dagli anni 80. In particolare, quando la temperatura raggiunge e supera i 22°C e l’umidità si aggira intorno al 40% l’animale inizia ad adottare delle strategie metaboliche per evitare di disperdere calore (=energia) in eccesso rispetto a quello che già disperde di base per produrre latte. Come prima cosa l’animale inizia ad ingerire meno alimenti per limitare la produzione di calore correlata all’attività ruminale, di conseguenza cala la produzione di latte anche qualitativamente e si hanno poi ripercussioni sul comportamento estrale e sul comportamento in generale dell’animale, ad esempio cala la motilità ma anche il tempo di decubito. È chiaro che la condizione climatica che viviamo ad oggi, rispetto agli anni 80, è decisamente peggiorata e quindi sono peggiorate le ripercussioni di temperatura e umidità sul benessere e sulle produzioni delle vacche da latte. A tal proposito si è notato anche uno sbilanciamento della risposta delle bovine da latte al fotoperiodo, sia in termini di fertilità che di curva di lattazione.

Nella Bufala Mediterranea Italiana (BMI) lo stress da caldo, fino a qualche anno fa, non ha destato particolari preoccupazioni poiché la bufala è un animale più rustico e resistente rispetto alla selezionatissima bovina da latte. Inoltre, la zona d’origine della water buffalo ha fatto sì che questi animali sviluppassero dei meccanismi difensivi nei confronti di caldo e raggi solari, come nel caso dell’epidermide che risulta essere spessa e nera. La pelle nera, seppur protegge le bufale dagli effetti negativi della radiazione ultravioletta, le rende delicate e suscettibili specialmente ai raggi solari diretti. La bufala soffre principalmente per le forti escursioni termiche soprattutto nelle stagioni fredde (stress da freddo), tuttavia negli ultimi anni si sta notando anche in questa specie che un valore elevato di THI può ripercuotersi su produzioni e benessere. Questo si traduce in animali sofferenti, che tendono a ingerire minori quantità di sostanza secca e che possono presentare anaestro prolungato. Ovviamente anche per la bufala abbiamo degli effetti negativi sulle produzioni di latte, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Sull’influenza del THI sulla specie bufalina, tuttavia, sono disponibili pochi dati e pochi studi ma è fondamentale, considerato il veloce cambiamento climatico a cui siamo tutti sottoposti, incrementare gli sforzi e gli studi per tutelare il benessere di questi animali e per permettere di sviluppare tecniche di allevamento all’avanguardia.

In generale, per aiutare sia le bovine che le bufale a sopportare il caldo e l’elevata umidità è consigliabile installare nei box dei sistemi di raffrescamento come ventilatori e doccette.

FONTI: ruminantia

             Edagricole