BRUNA ITALIANA

La Bruna Italiana è il ceppo italiano della razza bovina Bruna Alpina, ottenuto incrociando soggetti svizzeri, austriaci e bavaresi con l’americana Brown Swiss. L’incrocio con quest’ultima è stato mirato per incrementare la produzione di latte in quanto la Bruna Alpina è considerata razza a triplice attitudine, mentre la Brown Swiss è una razza lattifera. La selezione genetica volta al miglioramento e all’enfatizzazione delle caratteri da latte è giustificato, anche in questo caso, dall’incontrollata diffusione e sostituzione di diverse razze, tra cui anche la Bruna Alpina stessa, con la più produttiva Frisona. Il riconoscimento come razza con la denominazione Bruna Italiana risale al 1981.

Negli ultimi anni la Bruna Italiana si è diffusa in tutta la penisola, soprattutto nelle zone collinari e montane più povere poiché è un animale molto rustico e con grande capacità di adattamento.

Animale armonico, presenta mantello uniforme dal colore bruno o variabile dal sorcino al castano, più chiaro nelle femmine rispetto ai maschi. Il mantello dei vitelli è, invece, grigio fino ai tre mesi di età. Caratteristica morfologica di questa razza è l’orlatura bianca attorno al musello nero. Le corna sono bianche alla base e nere in punta. La mammella è priva di pigmentazione, voluminosa, ben attaccata e con venatura ben evidente.

L’ ANARB (Associazione Nazionale Allevatori di Razza Bruna Italiana), con sede a Bussolengo (VR), è l’organismo deputato alla gestione del miglioramento genetico della razza e ne detiene, quindi, il Libro Genealogico.

Per quanto riguarda la produzione di latte, secondo i dati di ANARB, la media per lattazione è di  7.400 kg circa, con una percentuale media di grassi e proteine, rispettivamente, di 4,05% e 3,59%. Inoltre, negli allevamenti migliori la variante B della K- caseina arriva al 60% ragion per cui la Bruna Italiana viene spesso impiegata negli allevamenti da latte per migliorare la resa del latte vaccino.

La Bruna Italiana ha una discreta produzione di carne di buona qualità derivante da meticci, vitelloni pesanti e leggeri, vitelloni a carne bianca e soggetti a fine carriera.

Fonti: Ruminantia

            Agraria.org

           ANARB