IL VERO STREET FOOD ITALIANO

Da Nord a Sud Italia, consumiamo da secoli i prestomaci dei ruminanti, in particolare quelli del vitello.

Questa tradizione culinaria fortissima riguarda diverse zone d’Italia e le caratterizza con una forte identità di piatti tipici, venduti appunto per strada per un pranzo o una cena veloce, spesso consumati camminando.

La trippa viene cucinata in praticamente ovunque. La più famosa è la trippa alla romana, ma troviamo anche altre versioni come la trippa napoletana, siciliana, alla fiorentina, alla milanese, ecc. La trippa non è null’altro che il più grande dei prestomaci, il rumine. Spesso, però, viene preparata anche con altre frattaglie nella trippa, quindi altri prestomaci insieme al rumine.

Il lampredotto, tipico street food fiorentino, è preparato partendo dall’abomaso del vitello. La sua preparazione è molto lunga e viene servito accompagnato con una salsa verde oppure come condimento del pane salato toscano detto il samelle o delle famose schiacciate.

Il centopelli, ovvero l’omaso, viene preparato e consumato in diverse regioni. In Toscana viene cucinato come minestra, mentre a Napoli e in Campania in generale viene servito, dopo bollitura, freddo e condito con limone, olive, lupini e pomodori.

Il consumo dei prestomaci deriva dalla cucina “povera” italiana e ci insegna che non si butta via niente di ciò che viene acquistato.