Fiesta de San Férmin.
L’addomesticamento dei bovini ha origini antichissime, risale infatti a circa 10.000 anni orsono e perciò anche il legame tra l’uomo e questo animale ha radici profonde nelle diverse civiltà. Per questa ragione esso è in ambito zootecnico, tra le tre specie più allevate al mondo, grazie soprattutto alle sue molteplici attitudini. Ciò trova ampio riscontro in Spagna, dove la bovinicoltura è uno dei pilastri portanti dell’economia e il toro in particolare è storicamente radicato nella cultura e nelle tradizioni locali.
La razza bovina spagnola per antonomasia e la Lidia o Brava, ad attitudine prevalente combattimento e carne. Sebbene la si incontri negli spettacoli di tauromachia, come la Corrida per esempio, non è difficile imbattersi in questi animali anche durante la Fiesta de San Férmin, a Paplona, nella regione di Navarra.
L’evento folkloristico è molto sentito dalla popolazione locale, inizia il 6 luglio ma los encierros, ovvero il momento più concitato, avvengono dal 7 al 14. Essi consistono in una corsa che vede protagonisti umani e bestie che, seguendo un percorso prestabilito, giungono in Plaza de los Toros dove gli animali il più delle volte sono destinati a combattere.
Nonostante la manifestazione sia svolta in pieno rispetto delle norme di sicurezza, è inevitabile che ogni anno ci siano feriti tra i partecipanti o, in casi nemmeno tanto isolati, persino morti.