“Novel food: la lenticchia d’acqua”

Attualmente la popolazione mondiale conta circa 7 miliardi di persone, numero che è destinato a salire nei prossimi decenni. Da questa stima si è reso indispensabile lo studio di nuove fonti alimentari, più sostenibili sia per l’ambiente sia per la salute umana; infatti quando si parla di “sicurezza alimentare” ci si riferisce non solo agli standard qualitativi del cibo ma anche all’ accessibilità di quest’ultimo e alla tutela dell’ambiente durante tutte le fasi produttive: tra questi “alimenti virtuosi” vi è la lenticchia d’acqua (Lemna Minor).

Diffusa in Africa, Asia, Europa, America settentrionale e centrale, in Italia è presente soprattutto in pianura Padana dove è conosciuta col nome di “ranina”. Essa è una pianta acquatica di piccolissime dimensioni, costituita da un’unica foglia, ovale o tondeggiante, già ampiamente apprezzata nel settore dell’acquariofilia è attualmente oggetto di attenzione e studi in alimentazione umana e animale. 

I motivi ai quali attribuire il successo che sta riscuotendo nell’ambito dei “novel food” sono molteplici, infatti oltre ad essere molto resistente e resiliente, ha una crescita molto rapida; contiene proteine ad alto valore biologico, carboidrati e grassi buoni, nonché diversi metaboliti secondari utili in alimentazione sia umana che animale, specialmente in itticoltura.

Fonti:

  • agrifoodscience.com
  • dergipark.org.tr