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L’etologia è la scienza che studia il comportamento, principalmente animale ma talvolta anche umano in relazione ad altre specie. Le moderne basi di questa scienza furono gettate tra il 1935 e il 1939 da Konrad Lorenz e le sue teorie sull’imprinting furono elaborate tramite una costante analisi del comportamento della sua oca Martina. Attualmente, tra i maggiori esponenti dell’etologia invece, risuona il nome di Temple Grandin, docente associata di Scienze Veterinarie presso l’università del Colorado.
Da un lavoro pubblicato su Science Direct e edito da Elsevier, la stessa Grandin chiarisce l’importanza dell’etologia anche e soprattutto in ambito zootecnico dove -sottolinea la stessa- c’è un gap di informazioni tra i ricercatori delle Scienze Veterinarie e gli addetti ai lavori, quali allevatori o tecnici del settore.
In zootecnia quindi, la valutazione del comportamento animale e di conseguenza il benessere, passa attraverso una serie di criteri quali per esempio l’instaurarsi o meno di fenomeni gerarchici e gli effetti che ne derivano in termini di accesso al cibo: infatti in molte aziende dove questo è particolarmente vero non è difficile imbattersi in situazioni in cui gli animali più anziani o più sani si avvicinano per primi alla mangiatoia inibendo esemplari più giovani o malati. Per ciò che concerne la corretta gestione degli individui maschi nella mandria, bisogna sottolineare che l’eventuale aggressività di questi ultimi è inversamente proporzionale al grado di socializzazione per cui isolare coloro che manifestano maggiore irruenza produce esattamente l’effetto contrario a quello auspicato.
In un’ottica di management aziendale, il non soddisfare quelle che nel linguaggio etologico si definiscono “motivazioni”, ovvero quelle attività innate di ciascuna specie, come nel caso del suino il grufolare e nel caso degli avicoli razzolare, implica un aumento dello stress che si traduce in una perdita di produttività e perciò economica.
La razza Marchigiana è una razza bovina da carne la cui principale caratteristica è l’iperftrofia muscolare. Dall’allevamento della Marchigiana si ottiene il “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” insignito del marchio IGP nel 1998.
Il pastazzo di agrumi è un sottoprodotto che deriva dalla trasformazione dei frutti in succhi; esso è costituito da bucce, semi e polpe e rappresenta una grande risorsa, in zootecnia ma non solo.
Il siero di latte è un importante sottoprodotto alimentare dell’industria lattiero-casearia, il più abbondante by product del Sud Europa. Oltre a divenire materia prima per la produzione di ricotta, può essere usato come feed, è molto richiesto dall’industria dolciaria, farmaceutica e cosmetica e può essere una biomassa per la produzione di energia e biocarburanti